Contributo del CSIG sulle linee guida Whistleblowing

Pubblichiamo nuovamente il contributo del CSIG sulle linee guida Whistleblowing, poste in consultazione riportando nell’ultima colonna a destra quanto si rileva dalla lettura delle Linee guida ANAC adottate con delibera n. 311 del 12 luglio riguardo ai singoli aspetti che CSIG ha posto all’attenzione dell’Autorità. A quanto pare per molte problematiche abbiamo colto nel segno…

Di seguito il link al documento sintetico prodotto da CSIG

confronto_contributo alle Linee guida ANAC del 1-6-2023_ Linee guida del 12-7-23 su whistleblowing

Report del Workshop “Il dilemma della creatività digitale: l’IA può detenere il diritto d’autore?”

Workshop “Il dilemma della creatività digitale: l’IA può detenere il diritto d’autore?”

a cura di Ellese Giulio

Su questo quesito – e non solo – si è interrogato l’Avvocato Simone Aliprandi, autore del libro “L’Autore Artificiale” (disponibile sia in formato elettronico presso le principali librerie, che in formato cartaceo presso l’editore Ledizioni[1]) presentato durante il workshop dal titolo “Il dilemma della creatività digitale”.

L’incontro, promosso dall’Associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea, nella persona di Diego Giorio, e moderato dall’Avvocato Maria Elena Iafolla, si è tenuto presso il “Centro Rinascimenti Sociali” di Torino in modalità ibrida.

Durante questa chiacchierata informale, sono emersi importanti spunti di riflessione, dei quali si propone un riassunto.

[1]      https://www.ledizioni.it/prodotto/lautore-artificiale/

L’IA è ancora distinguibile dallo sforzo di un essere umano?

L’ “Intelligenza Artificiale” è ormai una parola sulla bocca di tutti, e qualunque sia il lavoro che facciamo non occuparcene ci esclude da un mondo.

Il libro è stato scritto “di pugno” da un Avvocato che ha per obiettivo la divulgazione e l’accessibilità nei confronti di tutti – questa e altre sue opere sono infatti rilasciate in licenza Creative Commons 4.0 –  si interroga su quale sia l’attuale stato dell’arte e cosa potrebbe cambiare dal punto di vista della proprietà intellettuale, se il libro lo avesse scritto ChatGPT.

Uno dei capitoli è stato inizialmente  scritto dal software che tutti noi abbiamo imparato a conoscere nel corso di questi mesi, ma – sottolinea Aliprandi – la necessità di effettuare un controllo e revisionare il lavoro svolto dall’Intelligenza Artificiale ha richiesto più tempo e stravolgimenti del previsto, al punto da rendere preferibile “il modo tradizionale”.

Al giorno d’oggi, un algoritmo può dare opera di  difficile distinguo da umano con un input di poche parole. Di Intelligenza Artificiale se ne parla da decenni, ma nell’ottica compilativa (cioè automatizzazione e supporto a compiti che potremmo definire routinari/noiosi).

«Fino a pochi mesi non ci immaginavamo uno scenario in cui potesse esistere una IA creativa. Poi Chatgpt ci ha meravigliato… ma è proprio in questo frangente che dobbiamo riflettere sui cambiamenti che l’Intelligenza Artificiale avrà nella proprietà intellettuale».

Spiega Aliprandi che il diritto d’autore è “antropocentrico” (l’uomo è al centro), e si è evoluto nell’ottica in cui è un essere umano a rappresentare il primo portatore di diritti. Ma se l’Intelligenza Artificiale produce un qualcosa di non distinguibile rispetto all’opera di un essere umano, dobbiamo iniziare a riflettere su cosa questo comporti.

La creatività dell’IA avrà delle ripercussioni sul diritto applicato, e dal punto di vista legislativo siamo indietro. Il diritto in atto è quello dei “termini di utilizzo” delle piattaforme, non esistendo oggigiorno né sentenze “solide”, né specifici articoli di legge.

La “creatività” della macchina: è quasi un secolo e mezzo che ragioniamo su questo tema

Durante l’incontro, l’Avvocato Aliprandi ha spiegato come le sue ricerche per la redazione di questo libro lo abbiano portato fino ad una sentenza di quasi 140 anni fa, avente per oggetto una fotografia di Oscar Wilde pubblicata senza permesso dell’autore da una rivista.

Il caso giuridico, divenuto una pietra miliare del diritto d’autore americano, ha affrontato il tema della  “creatività mediata dalla macchina”.

Il Giudice di merito, in quel caso, riconobbe che era il fotografo a decidere come “impostare” la foto, per quanto fosse sufficiente premere un pulsante. Sussistendo quindi un apporto “intellettuale” originale, adatto a riconoscere l’esistenza della tutela del diritto d’autore per la fotografia.

E se a realizzare l’opera dell’ingegno fosse stato un animale?

A seguito di un’altra sentenza d’oltreoceano, la Legge sul diritto d’Autore nega espressamente tale possibilità. Possiamo quindi ragionare per analogia sulla macchina, che non ha capacità giuridica? Le conclusioni di Aliprandi differiscono da tale ragionamento, in quanto è importante prendere coscienza che il software, parallelamente all’animale riceve un input, e da un output… ma in questo secondo caso c’è pur sempre un essere umano che ha ancora possibilità di intervenire sui risultati proposti dall’algoritmo, e approvare oppure richiedere integrazioni.

Nei “requisiti” richiesti ad un’opera per essere tutelata dal diritto d’autore, si richiedono tre principali cose:

  1. la c.d. Skill , cioè la capacità di fare qualcosa;
  2. il c.d. Labour , cioè il lavoro/ fatica che l’autore ci mette dietro;
  3. il c.d. Judgement, cioè la decisione con cui si stabilisce che “l’opera è pronta”.

L’Intelligenza Artificiale è riuscita a coprire le prime due, e all’uomo è rimasto il terzo.

La “similarity of content”.

I termini di utilizzo di OpenAI prevedno la clausola della: “similarity of content”, secondo la quale, a fronte di una richiesta troppo semplice e poco dettagliata, potrebbero derivare dei contenuti molto simili a quelli forniti ad altri utenti che abbiano fatto la medesima imprecisa richiesta. Da dieci impulsi di dieci diversi autori, potrebbero derivare dei contenuti con elementi simili tra loro, innescando un vero e proprio cortocircuito del diritto d’autore in quanto tutti e dieci potrebbero vantare i medesimi diritti di inventiva.

L’uso dell’IA nelle notizie false

Senza addentrarsi nel complesso piano dell’etica, con o senza l’Intelligenza Artificiale fenomeni come le c.d. fake news e la disinformazione non possono essere arginate o vietate in sé.

Il nocciolo del problema risiede nel fatto che adesso, grazie all’Intelligenza Artificiale chiunque può delegare a una piattaforma (spesso gratuita e di facile utilizzo) la creazione di contenuti dannosi.

Durante la conferenza, si è fatto riferimento al caso di “falso” con l’Intelligenza Artificiale, con il quale un concorso fotografico che ammetteva la possibilità di fotocomposizioni elaborate con strumenti artificiali è stato vinto da una fotografia interamente realizzata da un’IA. Da tale fatto dovremmo chiederci “che cosa sia la fotografia”.

È forse la tutela del Cittadino la ratio del Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale, che non si concentra sulle questioni del diritto d’Autore, bensì cerca di impostare una responsabilità in capo a chi fa utilizzo di Intelligenze Artificiali. Tale impostazione, secondo Aliprandi, è dovuta al fatto che ci sarà sempre qualcuno che schiaccerà il bottone dell’input,  e schiaccerà quello di convalida del risultato.

Al seguente link è disponibile la registrazione dello streaming trasmesso su Youtube

https://www.youtube.com/watch?v=8kBI1swXNlk.

Contributo dell’associazione alla consultazione whistleblowing

La nostra associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino ha partecipato alla consultazione pubblica promossa dall’autorità nazionale anticorruzione oggetto:  “Schema di Linee guida in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali – procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne”, il cosiddetto whistleblowing.
Hanno partecipato alla consultazione;
– Mauro Alovisio
– Giulio Ellese
– Salvatore  Maugeri
– Gabriella Molinelli
– Cristiano Ornaghi
E’ possibile consultare e scaricare il contributo edito con licenza creative commons al seguente link

Workshop “La democrazia digitale tra libertà e sorveglianza”

Sabato 25 marzo 2023 alle ore 11:00 si terrà il workshop gratuito “La democrazia digitale tra libertà e sorveglianza”, in collaborazione tra CSIG Ivrea Torino e IUSTO Rebaudengo, nell’ambito di Biennale Democrazia.

La dimensione partecipativa delle democrazie contemporanee trova nel mondo digitale sia potenzialità di libertà partecipativa sia rischi relativi alla sorveglianza delle condotte individuali. Utopia e distopia sono state raramente così vicine fra loro: la realizzazione di infiniti sogni umani si accompagna a nuove dipendenze e a forme di controllo sociale mai neppure immaginate.

Di fronte a tutto ciò, non basta la tecnica: serve anche una prospettiva filosofico-politica, giuridica e psicologica, oltre a un vasto dibattito pubblico.

Intervengono al workshop gratuito:

Mauro ALOVISIO, Avvocato e Presidente del CSIG Ivrea-Torino

Anna PISTERZI, Psicoterapeuta e Imprenditrice Sociale

Evelina PRAINO, Consulente filosofico e formatore

Claudio TARDITI, Responsabile Biblioteca Universitaria “M. Viglietti” di IUSTO

Per info e prenotazione obbligatoria:

http://www.ius.to

Informazioni

info@ius.to

Istituto Universitario Salesiano Torino (IUSTO): Piazza Conti di Rebaudengo, 22.

Qui sotto la locandina dell’evento.

DOC-20230301-WA0015.

 

Contributi CSIG sul fenomeno del Revenge-porn

 

Nell’ambito del contrasto al fenomeno del Revenge-porn, CSIG Ivrea-Torino ha contribuito con la rivista La Voce e il Tempo, con due articoli nella rubrica Apostolato digitale.

Di seguito i link per leggerli.

19/01/2023 https://www.apostolatodigitale.it/wp-content/uploads/2023/01/Voce-e-Tempo-29-gennaio-2023.pdf

05/02/2023 https://www.apostolatodigitale.it/wp-content/uploads/2023/02/Voce-e-Tempo-5-febbraio-2023.pdf

Per chi intendesse sottoscrivere l’abbonamento gratuito può seguire il link http://abbonamenti.servizivocetempo.it/abbonamenti/apostolato-digitale/

Sta per prendere il via il Master  Universitario di alto apprendistato in  Innovazione e Legal compliance, Master gratuito con assunzione per under 29 di qualsiasi laurea (è uno dei primi master in Italia).

Saranno approfondite le tematiche del valore dei dati, della cybersecurity, dell’Intelligenza artificiale e della sostenibilità.

Per approfondimenti https://www.masterlegalinnovation.it

Scadenza per l’iscrizione 15 marzo 2023.

 

Le vulnerabilità e le imperfezioni delle organizzazione e delle persone

CSIG Ivrea-Torino, organizza un evento riservato alle scuole, dal titolo: “Le vulnerabilità e le imperfezioni delle organizzazione e delle persone. Gli attacchi informatici: impatto, prevenzione e strumenti”.

L’evento si terrà Venerdì 2 Dicembre 2022 dalle ore 11:00 alle ore 12:30.

Attraverso una serie di casi di studio, diversi esperti, provenienti dalla giurisprudenza, dalla psicologia e dai media studies, esplorano e discutono con l’uditorio sul ruolo della sicurezza informatica e sull’impatto degli attacchi informatici nella nostra vita quotidiana.

Quali sono i maggiori rischi e tecniche di attacco? Quali regole di igiene informatica occorre adottare per prevenire furti di dati e reati informatici? Quali sono i rischi per le persone e per le organizzazioni? Durante il dibattito sarà presentato il volume “Cybersecurity, GDPR e Digital forensics “

Perdere la faccia nella società dei big data e delle A.I. L’impatto delle imperfezioni e gli strumenti di tutela

CSIG Ivrea-Torino, organizza un’attività riservata alle scuole dal titolo “Perdere la faccia nella società dei big data e delle A.I. L’impatto delle imperfezioni e gli strumenti di tutela”.

L’evento so terrà martedì 29/11/2022 dalle ore 9:00 alle ore 10:30.

Attraverso una serie di casi di studio, diversi esperti, provenienti dalla giurisprudenza, dalla psicologia e dai media studies, esplorano e discutono con l’uditorio sul ruolo del volto in una società pervasa dalle nuove tecnologie.

Il nostro volto è ancora nostro? In che modo passa dall’essere superficie biologica a dato? Quali sono i rischi connessi alle nuove forme di riconoscimento facciale? In che modo si integreranno in futuro volti “naturali” e “artificiali”? Che fine fanno i nostri volti online, e quali sono le conseguenze in termini di privacy e protezione dei dati? Queste alcune delle domande che verranno dibattute nell’ambito di una tavola rotonda divulgativa e aperta al dibattito.

L’attività è svolta in collaborazione con il progetto ERC FACETS   

Hate speech: consultazione promossa dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. Il contributo di Csig Ivrea Torino

La nostra associazione Csig Ivrea Torino ha partecipato, con  un agile contributo, alla consultazione on line sullo schema del nuovo regolamento in materia di tutela dei diritti fondamentali della persona, di rispetto del principio di non discriminazione e di contrasto ai discorsi d’odio (delibera 292/22/CONS di AGCOM nell’ambito dei programmi di informazione e di intrattenimento).
Lo schema è stato adottato in un’ottica di bilanciamento di valori di pari rango, quali la libertà di manifestazione del pensiero e la tutela dei diritti della persona.
In caso di violazione dei divieti previsti dal nuovo regolamento, sono previste sanzioni da 30.000 euro a 600.000 euro.
Il contributo è consultabile qui di seguito:

Commissione sull’intelligenza artificiale: selezionata socia della nostra Associazione

Segnaliamo con piacere che la nostra giovane socia avv. Vittoria Diotallevi, che ha moderato diversi nostri seminari,  è stata selezionata  nell’avviso pubblico per componenti della commissione Intelligenza artificiale del Consiglio dell’Ordine di Torino.
La selezione è avvenuta tramite cv e tramite specifico paper.
Il paper di Vittoria ad oggetto: “IA e diritto del lavoro. Tra tutela dei dati personali e dei diritti fondamentali: algoritmi discriminanti”,  nell’ottica della massima condivisione e dell’economia della conoscenza tipiche della nostra associazione sarà pubblicato qui sul nostro blog

Webinar “La gestione del Videocontrollo nelle organizzazioni: le nuove sanzioni, ispezioni e audit”

“La gestione del Videocontrollo nelle organizzazioni: le nuove sanzioni, ispezioni e audit” del 13/7/2021 ore 18, è il secondo Webinar organizzato da AIPSI e dal Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino (CSIG) sul tema della videosorveglianza.  

Nel 1° webinar del 6/7/2021 si è approfondito il tema della nuove normative europee e l’uso crescente di tecniche di Intelligenza Artificiale nel trattamento e riconoscimento delle immagini video.

Il presente webinar si focalizza su come le organizzazioni dovranno gestire il video controllo in accordo con le nuove normative ed  i relativi controlli e sanzioni.

Di basilare riferimento per i due seminari AIPSI – CSIG la recente pubblicazione del libro “Video sorveglianza e GDPR” a cura di Mauro Alovisio, edizione Giuffrè, 2021

L’agenda dei lavori di questo webinar prevede:

• Apertura del webinar – Marco R. A. Bozzetti, Presidente AIPSI e CEO Malabo Srl
• Data breach e sistemi di gestione in ambito videosorveglianza – Alberto Culatina, Consulente

informatico e CEO Appley Srl, socio CSIG
• Sanzioni in ambito videosorveglianza – Stefano Luca Tresoldi, DPO e data protection advisor, socio CSIG
• Analisi dei rischi e misure di sicurezza nei trattamenti di videosorveglianza – Nicola di Mare, DPO consulente, socio CSIG.

La partecipazione al webinar è gratuita ed aperta a tutti gli interessati. La piattaforma usata sarà Zoom, ed occorre registrarsi al seguente indirizzo URL:

La partecipazione al webinar è gratuita e aperta a tutti gli interessati, ma richiede una veloce registrazione alla nostra piattaforma Zoom. I registrati riceveranno il link per partecipare al webinar.

https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_ZhlGS9f4RWSIy7ihyfnJkA

I contenuti e gli oratori di questo  secondo webinar sono dettagliati nella locandina allegata.

Locandina 2° Webinar AIPSI-CSIG su videosorveglianza e AI 13_7_2021 ore 18