15 dicembre a Chivasso ore 21; conferenza su cyberbullismo e socialnetworks : Centro studi di informatica presente!

CYBERBULLISMO E USO DEI SOCIAL NETWORKS, GIOVANI E NUOVE DIPENDENZE

 Giovedì 15 dicembre 2016 ore 21.00, Biblioteca Civica MOviMEnte a Chivasso

coding

con

Avv. Sara Moiso

Avvocato, socia del Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino (www.csigivreatorino.it)

 Cyberbullismo: definizione, evoluzione, scenari e impatti del nuovo disegno di legge sulla scuola, i genitori e i ragazzi.
Georges Tabacchi,

Presidente del consorzio Sociale Abele Lavoro

 Dipendenze affettive: cosa sono, come riconoscerle e come uscirne.

un’occasione per fare il punto anche sul disegno di legge in materia di cyberbullismo , presentare l’appello promosso dall’associazione con altri esperti ed il nuovo spazio web in materia : https://appellobullismo.wordpress.com/

 

ingresso libero

 

8 luglio 2016 Cyberbullismo e social media, seminario presso Ordine Giornalisti Milano

Seminario su cyberbullismo e social media presso Ordine Giornalisti di Milano

Si è svolto a Milano in data venerdì 8 luglio 2016  al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti  presso la  Fondazione AEM Gruppo A2A S.p.A. – Piazza Po, 3    il seminario sul bullismo e cyberbullismo  progettato e organizzato dalla nostra associazione
Qui le relazioni  che hanno destato interesse e si sono concentrate sui molteplici aspetti del bullismo a partire dai dati Istat, Censis, dalla definizione di bullismo e cyberbullismo, alle responsabilità del bullo, dei genitori, degli insegnanti, dirigenti scolastici, all’analisi dello stato dell’arte dei nuovi disegni di legge in materia, alle nuove buone prassi internazionali e nazionali in materia, agli strumenti di prevenzione e contrasto del fenomeno.

Avv. Mauro Alovisio, Presidente Centro Studi di Informatica Giuridica (CSIG) di Ivrea Torino e Fellow del Centro di ricerca Nexa
Bullismo e cyberbullismo,  definizioni e responsabilità

Avv. Maria Grazia D’Amico,  Vice Presidente Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino
Bullismo, cyberbullismo e risarcimento dei danni: chi paga?

Avv. Monica Senor, Fellow Nexa e componente comitato scientifico Csig Ivrea Torino
La rilevanza penale delle condotte del cyberbullismo

Sono stati avviati contatti per  promuovere altre iniziative in materia  con Ordine Giornalisti di Milano e corsi  di formazione per dirigenti e insegnanti in partnership con agenzie formative.

#TIMGirlsHackathon, inventrici di app

#TIMGirlsHackathon, una maratona sulla programmazione al femminile.

Il 15 gennaio si è svolta in 4 città italiane  – Torino, Venezia, Catania e Napoli – la seconda edizione della   #TIMGirlsHackathon. La prima si era svolta a novembre a Milano, Roma e Bologna.
L’evento promosso da TIM in collaborazione con Codemotion, ha l’obiettivo di avvicinare le ragazze al “coding” e contribuire a ridurre il gap digitale,  utilizzando la modalità dell’hackathon   che sta per hacker marathon, ovvero una no-stop di sviluppo software a squadre.
Utilizzando  App Inventor, un ambiente di sviluppo software creato dal  MIT, è possibile anche per chi non ha particolari competenze informatiche, sviluppare semplici applicazioni da usufruire su piattaforme mobili.
Nell’arco di 7 ore le ragazze che si sono iscritte alla maratona, hanno imparato i rudimenti di app inventor  – con il supporto dei mentor messi a disposizione da CodeMotion – per sviluppare un’app che promuovesse l’uso consapevole del web e il contrasto al cyberbullismo. coding
Eleonora Pantò, componente del Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino e membro della  giuria di Torino, ha assistito alla presentazione  dei lavori da parte delle 13 squadre, tutte intitolate ad una Musa della Matematica (si consiglia al riguardo l’interessante applicazione Muse della MIST ,  di Adriano Parracciani), per un totale di circa 70 ragazze.
Quasi tutte le app sviluppate erano orientate  a supportare le vittime, attraverso la possibilità di condividere storie  fra pari;  qualcuno ha  previsto l’intervento di soggetti esterni fornendo i  riferimenti;  una app prevedeva anche la possiblità di coinvolgere il   potenziale aggressore per farlo riflettere su quanto stava accadendo. Tutte le app prevedevano anche contenuti informativi: le ragazze erano preparate sul tema e anche emotivamente coinvolte nel raccontare casi di cui erano a conoscenza.
La conoscenza e la riconoscibilità di certi comportamenti abusanti è sicuramente un primo passo per  difendersi, ma il messaggio che si è cercato di trasmettere è che i giovani  – e in questo caso specifico, le ragazze  – devono trovare o ri-trovare, la propria autostima,   senza timore di farsi avanti,  né di  dover raccontare qualche fallimento.
E’ importante che eventi come questo si moltiplichino, affinché  le ragazze non rinuncino a capire “come funziona” o   pensino  “non fa per me”. Il futuro non può perdersi il loro contributo.

Consultazione sulle social media policy del MEF

Contributo Csig Ivrea-Torino alla consultazione promossa dal MEF sulle social media policy

Il Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino ha partecipato con un proprio contributo alla consultazione pubblica promossa dal MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulle proprie social media policy, interne ed esterne. socmed

Il contributo ha richiamato in particolare l’attenzione sui profili di trasparenza, inclusione, privacy, libertà d’espressione, coerenza tra finalità della presenza dell’Ente sui canali social e la conseguente scelta della piattaforma da utilizzare.

Al contributo hanno partecipato: Mauro alovisio, Paola Chiesa, Franco Papalia, Riccardo Abeti.

Il contributo è consultabile a questo link

Csig Ivrea-Torino all’Internet Festival di Pisa 2015

Csig Ivrea-Torino partecipa all’edizione 2015 dell’Internet Festival di Pisa con due seminari sui droni e sul cyberbullismo

I droni nello spazio urbano

Quali sono le responsabilità e le regole per il loro utilizzo cittadino nel rispetto della privacy e del regolamento dell’Enac? Videosorveglianza, sicurezza urbana e privacy – 9 ottobre 15.00 – 17.00

A cura di Mauro Alovisio,  presidente CSIG Ivrea Torino, con Selene Giupponi e Riccardo Abeti (soci Csig)

Social media: uno spazio per prevenire il cyberbullismo

Best practice e istruzioni per l’uso – 9 ottobre h. 17.30

A cura di Mauro Alovisio e Eleonora Pantò

internet-festival-2015

 

Social media, privacy e cyberbullismo al festival Supernova di Torino

Festival Supernova Torino, 26-27 Settembre 2015

Il centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino parteciperà al live talk & conference del festival domenica 27 Settembre alle 15.30.

Saranno presenti alla tavola rotonda l’Avv. Mauro Alovisio, l’Avv. Monica Alessia Senor, la Dott.ssa Eleonora Pantò e il giornalista Vittorio Pasteris.

Argomento della tavola rotonda: Social media, privacy e cyberbullismo.

Quale è la reale dimensione del cyberbullismo in Italia? Quali sono gli strumenti di tutela e di prevenzione del fenomeno? Quali le responsabilità? Qualche consiglio da dare ai ragazzi vittime…

 

supernova

Per ulteriori informazioni sulle attività e conferenze presentate al festival Supernova dell’innovazione, consulta il programma dell’evento.

Le nuove linee guida sul bullismo e cyberbullismo

 Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo

Il Ministro dell’Istruzione Giannini ha presentato, il 13 aprile 2015 a Roma, le nuove linee guida nazionali di orientamento per conoscere, prevenire e contrastare il bullismo ed il cyberbullismo.
Il documento,  consultabile a questo link, si rivolge a scuole, famiglie, studenti, professori, dirigenti e personale scolastico, e costituisce uno strumento prezioso:
– per aumentare la consapevolezza di tutti gli attori della filiera sulle potenzialità e sui rischi dell’utilizzo di Internet
– per costruire reti territoriali e scambiarsi best practice.

Il documento contiene alcuni spunti positivi ed innovativi:
il riconoscimento dell’importanza della cultura delle pari opportunità, la diversità come risorsa, la visione più consapevole e aperta della rete e degli strumenti social media, il coinvolgimento diretto dei ragazzi attraverso la peer education, l’obbligo di formazione per gli operatori scolastici, l’individuazione di una governance di prevenzione e contrasto del fenomeno attraverso la previsione in loco degli Osservatori regionali dei centri territoriali di supporto (CTS), istituiti nell’ambito del Progetto “Nuove tecnologie e Disabilità” dagli Uffici Scolastici Regionali in accordo con il Miur e collocati, a livello provinciale, sia presso scuole Polo sia nelle loro articolazioni territoriali.

Il documento conferma altresì la centralità delle scuole ed illustra le principali iniziative per contrastare il fenomeno:
– offrire lezioni di web sicuro all’interno di specifici moduli didattici da inserire nel piano dell’offerta formativa;
– aggiornare il regolamento scolastico con una sezione dedicata all’uso degli smartphone e di altri dispositivi elettronici;
– comunicare agli studenti e alle loro famiglie le sanzioni previste dal regolamento di istituto nei casi di bullismo, cyberbullismo e navigazione on line;
– prevedere dei percorsi di formazione tenuti dagli esperti rivolti a genitori sulle problematiche del bullismo e cyber bullismo impostati anche sull’analisi dei bisogni;
– ideare e realizzare campagne pubblicitarie attraverso messaggi video e locandine informative;
– creare sul sito web della scuola una sezione dedicata ai temi del bullismo e/o cyberbullismo in cui inserire uno spazio riservato alle comunicazioni scuola-famiglia e una chat dedicata gestita dagli studenti, eventualmente attraverso i loro rappresentanti;
– aprire uno sportello di ascolto on line e/o face to face presso ciascuna scuola sede di CTS;
– utilizzare procedure codificate per segnalare alle famiglie, enti e/o organismi competenti i comportamenti a rischio;
– valorizzare il ruolo del personale scolastico e, in particolare, degli assistenti tecnici al fine di un utilizzo sicuro di Internet a scuola.

Le linee guida costituiscono una tappa importante per ottimizzare le risorse che sono stanziati in materia (2 milioni di euro secondo il Ministro) e per uniformare gli interventi in vista dell’approvazione del disegno di legge in materia, promosso dalla senatrice Prof.ssa Elena Ferrara (disegno di legge n. 1261 del 2014, sul quale la nostra associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino ha inviato alcuni rilievi e osservazioni).

La scuola e i professori diventano motori dell’innovazione con una nuova complessa mission: guidare gli studenti verso la consapevolezza dei propri diritti e doveri di “cittadini digitali”.
Per fare questo occorre attivare:
– una riprogettazione di una formazione integrata ed interdisciplinare con approfondimenti sia sul piano psico-pedagogico e sia sulle nuove tecnologie (come i corsi organizzati dal CeSeDi di Torino – Centro Servizi Didattici – in sinergia con la nostra associazione)
– un nuovo patto educativo
– uno sforzo collettivo che favorisca l’ascolto, il dialogo e una nuova responsabilità anche da parte delle famiglie e dei ragazzi.

Social media policy e PA locali

 Focus sulla diffusione delle social media policy nelle PA locali italiane

Le PA non hanno l’obbligo giuridico di essere presenti sui media sociali ma è importante e strategico aprire e gestire uno spazio social media in quanto cittadini, imprese, associazioni, fruitori e destinatari dei servizi pubblici impiegano tali strumenti quotidianamente per condividere informazioni, notizie, eventi, commenti, fotografie e video.

Da un’idea dello studioso Dott. Giovanni Arata, fellow del Centro Nexa è nato il presente contributo, frutto di studio e riflessioni complementari dell’Avv. Mauro Alovisio fellow del Centro Nexa e della Dott.ssa Paola Chiesa del Centro Studi di Informatica giuridica di Ivrea-Torino, che illustra con un taglio operativo perché le pubbliche amministrazioni dovrebbero investire tempo e risorse negli spazi social media in un periodo di crisi economica e di tagli; quali sono i vantaggi e le ripercussioni positivi sulla vita dei cittadini e imprese e per la PA stessa; quali sono i vantaggi di una presenza ragionata e presidiata.

socialmedia

Tale studio si propone un duplice obiettivo: da un lato punta ad offrire un’analisi qualitativa e quantitativa riguardo l’impiego delle social media policy (SMP) negli enti locali italiani, evidenziando il grado e le modalità di adozione di tali strumenti da parte di Comuni, Province, Regioni; dall’altro mira ad offrire suggerimenti pratici riguardo alle modalità consigliabili per la progettazione, la stesura e l’aggiornamento delle social media policy (SMP).

Come si comportano attualmente le PA locali italiane a livello di Social Media Policy? Quante di esse ne sono dotate? Quali sono gli aspetti principali trattati all’interno dei documenti? Quali quelli trascurati?
Quali sono i passaggi culturali e organizzativi per un uso consapevole e proficuo degli strumenti social media? Perché è necessario scrivere le regole del gioco, delle social media policy?
Quali sono gli errori da non commettere? Quali sono le buoni prassi da adottare?

socialmedia policy

Il testo è ripartibile in tre parti.
Nella prima si discutono le ragioni di opportunità rispetto all’adozione di social media policy nelle PA locali. La seconda parte è dedicata alla ricognizione della situazione esistente, con l’analisi puntuale dei numeri e delle peculiarità d’impiego delle SMP da parte di Comuni, Province e Regioni. La terza ed ultima parte offre suggerimenti ed indicazioni a coloro che intendano progettare, redigere o aggiornare le SMP in contesti di PA locale.

Il testo integrale del documento è disponibile sia sul sito http://www.amministrativo.it/smp che al seguente link.