Droni : vademecum e prontuario del Ministero dell’Interno per le forze di polizia

Vademecum e prontuario sanzioni sui droni

Come anticipato durante il convegno “Le sfide giuridiche della robotica di servizio: sicurezza, trattamento dati, diritti e responsabilità” svoltosi in data 11 maggio 2015 presso il Campus Einaudi di Torino,  il Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha emanato il 30 aprile 2015  un  vademecum e prontuario sanzioni sui droni (areomobili a pilotaggio remoto) , dispositivi sempre più utilizzati per la ricerca.
Il Vademecum è finalizzato alla formazione  del personale delle forze di polizia, mentre il prontuario  è stato redatto per  agevolare, nel caso di violazioni, l’applicazione delle sanzioni. wpd
Si osserva che i due testi sono anteriori alle ultime novità regolamentari interne in corso di pubblicazione  (la nuova edizione aggiornata del regolamento Enac previsto per giugno 2015) ma costituiscono un punto di partenza informativo importante per una maggiore consapevolezza sulle caratteristiche, regole di utilizzo dei droni. Link al vademecum e prontuario.

Approvato in Senato il disegno di legge in materia di cyberbullismo

Il Senato ha approvato il Ddl 1261 in materia di cyberbullismo

Come anticipato nei seminari e convegni della nostra associazione, prosegue spedito il cammino del disegno di legge  Ddl 1261 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”  che è stato approvato in data 20 maggio 2015 dal Senato. Ora il provvedimento passa all’esame della Camera.

La senatrice piemontese prof.ssa Elena Ferrara (Pd), prima firmataria del Ddl, nella dichiarazione di voto al Senato  ha rappresentato la complessità di tale fenomeno che interseca tanti saperi: psicologia evolutiva e psichiatria, sociologia, scienze dell’educazione e della comunicazione, filosofia e ovviamente il diritto.  Il cyberbullismo di per sé non è un reato, ma le azioni che lo caratterizzano possono essere penalmente perseguibili, quali ad esempio  minacce, diffamazione, furto d’identità.  Emerge la mancanza di adeguata formazione, prevenzione e misure concrete. La presente legge si pone l’obiettivo di contrastare il fenomeno del  cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione e tutela ai minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti.
Il fenomeno pone la questione giuridica su un piano rieducativo, coerente con le procedure attivate dai servizi di giustizia minorile, in linea con i principi ribaditi dal Garante per l’Infanzia. bully

Un intervento strutturato ed esteso a tutto il territorio nazionale è stato individuato dalle Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, presentato dal Ministro dell’istruzione in aprile e per  il quale sono previste opportune risorse.  Emerge chiaramente la necessità di sostenere la formazione del personale scolastico. Le indagini e le esperienze educative condotte in questi anni in Italia e in Europa hanno evidenziato questa esigenza ed offerto una pluralità di modelli di intervento (per esempio attività di peer education).

Il Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, attivo anche sulla tematica del cyberbullismo, ha inviato nel mese scorso  un sintetico contributo per la disamina del testo del disegno di legge, con alcuni rilievi ed osservazioni migliorative.

Cosa si intende per cyberbullismo?

“Per «cyber-bullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore, il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un  serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.”

Principali  novità contenute nell’articolato:
–    Rafforzamento del ruolo dell’educazione nelle scuole e della formazione;
–    Potenziamento del ruolo della polizia postale;
–    Ammonimento verbale del questore ai minori ultraquattordicenni, responsabili di atti di cyberbullismo,  al fine di renderli consapevoli del disvalore e del carattere lesivo dei propri gesti, per evitare che siano sottoposti a un processo penale;
–    I minori ultraquattordinenni , oltre ai genitori o ai soggetti  esercenti la responsabilità del minore, potranno richiedere al titolare del trattamento dei dati o al gestore del sito l’oscuramento, la rimozione o il blocco  del materiale lesivo;
–   In caso di mancato accoglimento della richiesta entro le  12 ore successive al ricevimento dell’istanza, e in ogni caso se entro 48 ore non si sarà provveduto all’oscuramento, rimozione o al blocco del  materiale lesivo , l’interessato potrà rivolgersi al Garante della Privacy, che interverrà entro le successive 48 ore.

Testo del Ddl 1261 approvato al Senato il 20 maggio 2015

Le sfide giuridiche della robotica di servizio

Sicurezza, trattamento dati, diritti e responsabilità nella robotica di servizio
 In data 11 maggio 2015 si è tenuto presso il Campus Luigi Einaudi – Università degli Studi di Torino – il convegno “Le sfide giuridiche della robotica di servizio: sicurezza, trattamento dati, diritti e responsabilità”, nell’ambito di una collaborazione di ricerca in merito agli aspetti giuridici della robotica di servizio in corso tra Telecom Italia e il Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino (DAUIN).
Il programma dei lavori del convegno e le presentazioni degli interventi sono disponibili a questo link.
Al convegno ha partecipato anche l’avv. Mauro Alovisio, presidente del Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, con l’intervento:
drone

Contributo alla bozza di regolamento Enac sui droni

Commenti alla bozza di regolamento Enac Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto Ed.2 – 20 aprile 2015

L’associazione Centro Studi di informatica Giuridica di Ivrea-Torino  e l’associazione Unione Avvocati Europei (UAE), hanno partecipato alla consultazione pubblica promossa da Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ad oggetto: la bozza di regolamento Enac – Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto. Tale iniziativa è pregevole in quanto  accompagna gli operatori ed i cittadini negli adempimenti in materia di droni, un settore in enorme sviluppo. drone

Csig Ivrea-Torino e UAE hanno partecipato anche alla precedente consultazione dell’Enac in materia, con parere del 26 luglio 2014.

Il testo integrale dei commenti presentati congiuntamente da Cisg Ivrea-Torino e UAE è consultabile al seguente link.

 

 

Le nuove linee guida sul bullismo e cyberbullismo

 Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo

Il Ministro dell’Istruzione Giannini ha presentato, il 13 aprile 2015 a Roma, le nuove linee guida nazionali di orientamento per conoscere, prevenire e contrastare il bullismo ed il cyberbullismo.
Il documento,  consultabile a questo link, si rivolge a scuole, famiglie, studenti, professori, dirigenti e personale scolastico, e costituisce uno strumento prezioso:
– per aumentare la consapevolezza di tutti gli attori della filiera sulle potenzialità e sui rischi dell’utilizzo di Internet
– per costruire reti territoriali e scambiarsi best practice.

Il documento contiene alcuni spunti positivi ed innovativi:
il riconoscimento dell’importanza della cultura delle pari opportunità, la diversità come risorsa, la visione più consapevole e aperta della rete e degli strumenti social media, il coinvolgimento diretto dei ragazzi attraverso la peer education, l’obbligo di formazione per gli operatori scolastici, l’individuazione di una governance di prevenzione e contrasto del fenomeno attraverso la previsione in loco degli Osservatori regionali dei centri territoriali di supporto (CTS), istituiti nell’ambito del Progetto “Nuove tecnologie e Disabilità” dagli Uffici Scolastici Regionali in accordo con il Miur e collocati, a livello provinciale, sia presso scuole Polo sia nelle loro articolazioni territoriali.

Il documento conferma altresì la centralità delle scuole ed illustra le principali iniziative per contrastare il fenomeno:
– offrire lezioni di web sicuro all’interno di specifici moduli didattici da inserire nel piano dell’offerta formativa;
– aggiornare il regolamento scolastico con una sezione dedicata all’uso degli smartphone e di altri dispositivi elettronici;
– comunicare agli studenti e alle loro famiglie le sanzioni previste dal regolamento di istituto nei casi di bullismo, cyberbullismo e navigazione on line;
– prevedere dei percorsi di formazione tenuti dagli esperti rivolti a genitori sulle problematiche del bullismo e cyber bullismo impostati anche sull’analisi dei bisogni;
– ideare e realizzare campagne pubblicitarie attraverso messaggi video e locandine informative;
– creare sul sito web della scuola una sezione dedicata ai temi del bullismo e/o cyberbullismo in cui inserire uno spazio riservato alle comunicazioni scuola-famiglia e una chat dedicata gestita dagli studenti, eventualmente attraverso i loro rappresentanti;
– aprire uno sportello di ascolto on line e/o face to face presso ciascuna scuola sede di CTS;
– utilizzare procedure codificate per segnalare alle famiglie, enti e/o organismi competenti i comportamenti a rischio;
– valorizzare il ruolo del personale scolastico e, in particolare, degli assistenti tecnici al fine di un utilizzo sicuro di Internet a scuola.

Le linee guida costituiscono una tappa importante per ottimizzare le risorse che sono stanziati in materia (2 milioni di euro secondo il Ministro) e per uniformare gli interventi in vista dell’approvazione del disegno di legge in materia, promosso dalla senatrice Prof.ssa Elena Ferrara (disegno di legge n. 1261 del 2014, sul quale la nostra associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino ha inviato alcuni rilievi e osservazioni).

La scuola e i professori diventano motori dell’innovazione con una nuova complessa mission: guidare gli studenti verso la consapevolezza dei propri diritti e doveri di “cittadini digitali”.
Per fare questo occorre attivare:
– una riprogettazione di una formazione integrata ed interdisciplinare con approfondimenti sia sul piano psico-pedagogico e sia sulle nuove tecnologie (come i corsi organizzati dal CeSeDi di Torino – Centro Servizi Didattici – in sinergia con la nostra associazione)
– un nuovo patto educativo
– uno sforzo collettivo che favorisca l’ascolto, il dialogo e una nuova responsabilità anche da parte delle famiglie e dei ragazzi.

Csig e la consultazione ANAC sulla prevenzione della corruzione nelle partecipate dalla PA

Consultazione ANAC su schema di delibera «Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici»

L’associazione interdisciplinare senza finalità di lucro Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino,  in collaborazione con il Comitato AICQ Qualità del software e dei Servizi ICT, ha partecipato alla consultazione in oggetto indetta dall’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione.

La direttiva costituisce un prezioso strumento finalizzato a rafforzare i presidi di controllo e contrasto a fenomeni lesivi dell’interesse pubblico e della corretta gestione delle risorse nelle società e negli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amminisrazioni.man

In ottica migliorativa, sono state proposte note e modifiche nelle sezioni rubricate:

  • 2.1.1. “Piano triennale di prevenione della corruzione
  • 2.1.2 “Responsabile della prevenzione della corruzione
  • 2.1.3. “La trasparenza
  • Allegato 1) 6) “Bilancio (art. 29, d.lgs. 33/2013)

Il testo integrale del contributo inviato da Csig Ivrea-Torino è consultabile al seguente link.

Contributo Csig alla bozza sulle Linee guida in materia di whistleblower

Contributo alla bozza sulle Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti (c.d. whistleblower)

L’associazione interdisciplinare senza finalità di lucro Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino ha partecipato alla consultazione indetta dall’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, relativamente alle Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti. La bozza in esame costituisce un importante tentativo di regolamentazione uniforme e unitaria dei soggetti che segnalano gli illeciti nelle more di un intervento normativo in materia.

La finalità del documento in esame è quella di incentivare la collaborazione di chi lavora nelle PA a denunciare gli illeciti al fine dell’emersione dei fenomeni corruttivi.

whistleblowerIn tale ottica sono state inviate osservazioni relativamente:

all’ambito di applicazione

alle condizioni per la tutela

alla procedura, inclusi ruoli e fasi della stessa

all’oggetto della segnalazione

Il testo integrale del contributo inviato da Csig Ivrea-Torino è consultabile al seguente link.

Ciclo di seminari sul cyberbullismo

Ciclo di seminari organizzato dal CeSeDi in collaborazione con Csig Ivrea-Torino

Nel mese di marzo, presso la sede del CeSeDi (Centro Servizi Didattici), in Via Gaudenzio Ferrari 1 a Torino, si svolgerà un corso di formazione docenti dal titolo:

“Cyberbullismo nell’era della social media education”

seminaricyberbullismo

Programma degli incontri:

  • Mercoledì   4 marzo 2015 ore 15.00 – 18.00  – Identità, dati e cyberbullismo nei nativi digitali
  • Mercoledì 11 marzo 2015 ore 15.00 – 18.00 – Social media education e cyberbullismo
  • Mercoledì 18 marzo 2015 ore 15.00 – 18.00 – Responsabilità dei ragazzi, dei genitori e dei docenti nel cyberbullismo

Per il programma dettagliato degli incontri e per i nominativi dei relatori consultare il seguente link

Report consultazione sul patrimonio informativo pubblico

Report della consultazione pubblica avviata da AgID sulle tipologie di dati da rendere disponibili secondo i principi dell’Open Data

Il 30 novembre 2014 l’AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, ha avviato una consultazione pubblica per definire l’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico per il 2015, open data, a partire dalle esigenze di cittadini, professionisti ed imprese. E’ disponibile il report della consultazione. I risultati sono ora in fase di elaborazione da parte dell’Agenzia, che ha nel frattempo avviato la predisposizione del Rapporto di monitoraggio per il riscontro dei data set indicati nell’Agenda 2014.

L’Agenzia ha infatti il compito di promuovere le politiche nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e di indirizzare le amministrazioni verso un processo di produzione e rilascio dei dati pubblici standardizzato e interoperabile su scala nazionale.

consultazione

Csig Ivrea-Torino ha partecipato con un proprio contributo, nel quale si propone di promuovere, nel pieno rispetto della normativa privacy, il rilascio di alcuni data set in modalità open data, tra i quali i dati sui servizi sanitari erogati, sulla giustizia, sulla formazione, istruzione e occupazione delle donne, sugli immobili delle stazioni ferroviarie dismesse, i dati demografici, sul turismo. Link al contributo integrale di Csig Ivrea-Torino.

Bozza di Dichiarazione dei diritti in Internet: punti di forza e limiti

72° mercoledi Nexa Torino – Tavola rotonda sulla bozza di Dichiarazione dei diritti in Internet

In occasione del 72°Mercoledì di Nexa, in data 11 febbraio 2015 si è discussa la bozza della “Dichiarazione dei diritti in Internet”, resa pubblica il 13 ottobre 2014 dalla Camera dei Deputati durante la riunione dei parlamenti europei che si è svolta nell’ambito della Presidenza semestrale italiana del Consiglio dell’Ue e al momento sottoposta a consultazione pubblica.

Sono intervenuti alla tavola rotonda  il Prof. Juan Carlos De Martin, co-direttore del Centro Nexa su Internet & Società, che ha condotto l’incontro, il Prof. Ugo Pagallo, l’Avv. Monica Senor (fellow Centro Nexa e componente del Comitato Scientifico di Csig Ivrea-Torino), l’Avv. Mauro Alovisio (fellow Centro Nexa e presidente di Csig Ivrea-Torino),  l’Avv. Carlo Blengino, l’Avv. Marco Ciurcina e l‘Avv. Giovanni Battista Gallus.

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L’intervento dell’Avv. Alovisio ha fornito spunti di riflessione e proposte di approfondimento sul diritto all’educazione, sulla pubblica amministrazione ed Internet, sul diritto all’autodeterminazione informativa. Qui le slide dell’intervento.

 Fino al 31 marzo 2015 sulla piattaforma camera.civi.ci sarà possibile contribuire direttamente con i propri commenti al testo della bozza della Dichiarazione. Dopo la consultazione tutti i contributi pervenuti verranno valutati dalla commissione di studio che poi pubblicherà sulla piattaforma camera.civici un documento di sintesi. A seguire la commissione formulerà il testo definitivo della Dichiarazione dei diritti in Internet.