Cyberbullismo: corso on line di alta formazione universitaria

L’Università dell’Insubria ha progettato in partnership con nostra associazione centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino, un corso interdisciplinare on line sulla tematica complessa del bullismo e cyberbullismo, rivolto a rivolto a operatori nel mondo educativo, sanitario, giuridico, politico, amministrativo, imprenditoriale e agli studenti universitari.
Il corso, diretto da Paola Biavaschi, è finalizzato a fornire strumenti e aggiornamenti sulla prevenzione  ed il contrasto degli episodi di cyberbullismo, con particolare focus sui profili di hate speech, pari opportunità e cittadinanza digitale.
Tra i docenti, esperti di livello nazionale, che porteranno testimonianze concrete sul campo: giuristi, psicologi, pedagogisti, comunicatori, informatici e professionisti del settore.
Il corso si svolgerà on line, sulla piattaforma Teams, nelle date 13-20-27 novembre e 4 dicembre 2020 dalle 17 alle 21; sarà effettuato, inoltre, un test finale, accompagnato da una conferenza sul fenomeno, così come è rappresentato nel mondo del cinema e nella letteratura.
Per la frequenza, grazie alla sovvenzione di Soroptimist Club Varese, è previsto il versamento di una quota di 166 euro.
Iscrizione entro il 9 novembre 2020 su
oppure https://www.uninsubria.it > LINK VELOCI (in alto a destra) > Servizi Web Segreterie studenti
Varese news ha pubblicato l’articolo “Un corso on line per imparare il cyberbullismo”, nel quale presenta il corso.
Qui la locandina

Contributo Csig alla consultazione online sulla violenza di genere

Contributo CSIG Ivrea-Torino alla consultazione promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità

Csig, Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, nella persona del presidente Avv. Mauro Alovisio, ha partecipato alla consultazione online sulla violenza di genere, promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità.

consultazione violenza di genere

Riportiamo di seguito il contributo:

Domanda: quali fonti di dati, in aggiunta a quelli forniti dalle amministrazioni giudiziarie e sanitarie, dal servizio “1522” (numero di pubblica utilità contro la violenza di genere e lo stalking), dalle Forze dell’ordine e dai Centri antiviolenza, sono da considerare utili ai fini della costituzione della suddetta “Banca dati”?

Risposta: L’acquisizione dei dati sulle violenze di genere costituisce una tappa fondamentale per interpretare, comprendere, prevenire e contrastare il fenomeno.

Occorrerebbe disporre, nel rigoroso rispetto della normativa privacy, di dati aggiornati, interoperabili ed in open data e stipulare, a tal fine, protocolli di intesa con Università, Centri di ricerca per individuare anche le migliori best practice a livello nazionale, europeo e mondiale.

Occorrerebbe focalizzare gli sforzi sui dati raccolti dai Nuclei di prossimità della polizia municipale, della Polizia postale, Prefettura e dei Centri Antiviolenza, Ordini professionali, CUG e consiglieri di fiducia e approfondire i profili su dove e in quale contesto si siano verificati gli episodi di violenza di genere e quale sia il profilo sociologico degli autori delle violenze.

consultazione violenza genere1

Occorre inoltre fare sistema con tutte le associazioni del Terzo settore particolarmente attive sulle tematiche della violenza di genere.

Si ritiene strategico pubblicare, in un’ottica di trasparenza, anche i dati sui finanziamenti e sui Centri Antiviolenza.

Mauro Alovisio, presidente associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino

Contributo Csig alla consultazione online su La Buona Scuola

 Consultazione pubblica su La Buona Scuola

Csig, Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, ha partecipato alla consultazione pubblica online “La Buona Scuola“, che è stata aperta dal 15 settembre al 15 novembre 2014.

labuonascuola

Qualche numero sulla partecipazione:

207.000 partecipanti online

200.000 partecipanti ai dibattiti sul territorio

1.800.000 partecipanti totali, online e offline

In particolare la consultazione ha avuto ad oggetto 12 punti, tra cui la formazione, l’innovazione, il sistema di valutazione degli insegnanti, il digitale, i dati, la trasparenza, le nuove alfabetizzazioni.

Nel nostro contributo abbiamo richiamato l’attenzione in particolare sui concetti di pari opportunità, bullismo, cyberbullismo, legalità, trasparenza.

Riportiamo il link al contributo di Csig Ivrea-Torino ed ai risultati della consultazione, con focus sul Piano di attuazione