Secondo Piano d’azione nazionale Open Government Partnership (OGP) 2014-2016
L’Open Government Partnership (OGP) è un’iniziativa multilaterale dei Governi per la promozione di politiche innovative che rendano le istituzioni pubbliche più aperte e responsabili, realizzando la trasparenza della PA ‐ pubblica amministrazione, la lotta alla corruzione e i principi della democrazia partecipata. L’OGP è nata nel 2011 ed è passata da 8 a 64 membri in tre anni: i Governi, sottoscrivendo la Dichiarazione sull’open government, si impegnano a realizzare gli obiettivi dell’OGP attraverso alcune iniziative, sintetizzate in un Piano d’azione, il cui contenuto è stabilito in modo partecipato con la società civile.
Le azioni di open government previste nel primo Piano d’azione italiano includevano misure per la trasparenza, l’integrità, la semplificazione e politiche di open data e a sostegno della collaborazione e partecipazione dei cittadini all’attuazione delle politiche pubbliche.
Il secondo Piano d’azione OGP è il risultato di un processo di collaborazione e partecipazione che ha visto rappresentanti del Dipartimento della funzione pubblica, dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e dell’Autorità nazionale anticorruzione (A.N.AC.), confrontarsi e lavorare con rappresentanti del la società civile per l’elaborazione e la stesura del documento. Rappresentanti della società civile e delle PA hanno raccolto idee, opinioni, suggerimenti ed individuato criticità nelle aree considerate. Le aree tematiche su cui si è sviluppata la discussione sono: partecipazione; trasparenza; innovazione tecnologica; integrità ed accountability.
Una bozza del Piano è stata pubblicata on line ed è stata attivata una consultazione pubblica al fine di ricevere un feedback da parte degli stakeholder della PA attraverso il portale Partecipa!. La consultazione si è svolta dal 4 al 21 novembre 2014 e ha visto la partecipazione di 40 utenti che hanno espresso 174 voti e 60 commenti.
Csig Ivrea Torino ha partecipato alla consultazione con i seguenti contributi del presidente Avv. Mauro Alovisio e della Dott.ssa Paola Chiesa:
– appurato che non sono risultate efficaci scadenze e ipotesi di sanzioni, occorre cambiare tattica e e strategia: proporre riduzioni fiscali ed incentivi per i comuni che rilasciano dati open data, possibilità di attivare borse di studio e convenzioni con Centri di ricerca e pubblicare on line i dati connessi ai servizi erogati e puntare al settore turistico e culturale per i quali saranno pianificati finanziamenti europei;
– prevedere un raccordo sinergico fra le varie iniziative di rilascio dei dati a livello dei Comuni con il coinvolgimento dell’Anci al fine di evitare frammentazioni, dispersione di risorse, ridondanze e duplicazioni;
– prevedere l’obbligo di pubblicare on line la cassetta degli attrezzi open data (iter, linee guida, policy, valutazione di impatto privacy, licenze) per il rilascio dei dati ai fini di promuovere la replicabilità delle best practice;
– prevedere la normalizzazione tecnica e l’armonizzazione funzionale di tutti i dati rilasciati dalle PA;
– prevedere l’istituzione di un “numero verde open data” a supporto di aziende e cittadini, per la segnalazione di reiterate inefficienze tecniche e/o funzionali riscontrate sui portali open data;
– attivare forme di consultazione on line e di ingaggio con la popolazione (anche sui social media) al fine di individuare i data set da pubblicare on line;
– prevedere all’interno delle organizzazioni l’obbligo di organizzare la giornata della trasparenza aperta alla cittadinanza, imprese e associazioni, altri enti pubblici con una specifica sessione sugli open data; illustrare le linee guida e policy in materia ed il rilascio dei dati con relativa pubblicazione on line dei report di sintesi e video con relativo form di commenti;
-promuovere concorsi di idee sugli open data nelle scuole;
– attivare partnership e convenzioni con le università e centri di ricerca.
A questo link si può trovare il secondo Piano d’azione OGP nazionale che è stato pubblicato nel dicembre 2014.