Contributo Csig alla consultazione online sulla violenza di genere

Contributo CSIG Ivrea-Torino alla consultazione promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità

Csig, Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, nella persona del presidente Avv. Mauro Alovisio, ha partecipato alla consultazione online sulla violenza di genere, promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità.

consultazione violenza di genere

Riportiamo di seguito il contributo:

Domanda: quali fonti di dati, in aggiunta a quelli forniti dalle amministrazioni giudiziarie e sanitarie, dal servizio “1522” (numero di pubblica utilità contro la violenza di genere e lo stalking), dalle Forze dell’ordine e dai Centri antiviolenza, sono da considerare utili ai fini della costituzione della suddetta “Banca dati”?

Risposta: L’acquisizione dei dati sulle violenze di genere costituisce una tappa fondamentale per interpretare, comprendere, prevenire e contrastare il fenomeno.

Occorrerebbe disporre, nel rigoroso rispetto della normativa privacy, di dati aggiornati, interoperabili ed in open data e stipulare, a tal fine, protocolli di intesa con Università, Centri di ricerca per individuare anche le migliori best practice a livello nazionale, europeo e mondiale.

Occorrerebbe focalizzare gli sforzi sui dati raccolti dai Nuclei di prossimità della polizia municipale, della Polizia postale, Prefettura e dei Centri Antiviolenza, Ordini professionali, CUG e consiglieri di fiducia e approfondire i profili su dove e in quale contesto si siano verificati gli episodi di violenza di genere e quale sia il profilo sociologico degli autori delle violenze.

consultazione violenza genere1

Occorre inoltre fare sistema con tutte le associazioni del Terzo settore particolarmente attive sulle tematiche della violenza di genere.

Si ritiene strategico pubblicare, in un’ottica di trasparenza, anche i dati sui finanziamenti e sui Centri Antiviolenza.

Mauro Alovisio, presidente associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino

Open Government Partnership 2014-2016

Secondo Piano d’azione nazionale Open Government Partnership (OGP) 2014-2016

L’Open  Government  Partnership  (OGP)  è un’iniziativa  multilaterale  dei  Governi  per  la promozione di politiche innovative che rendano le istituzioni pubbliche più aperte e responsabili, realizzando la trasparenza della PA ‐ pubblica amministrazione,  la  lotta  alla  corruzione  e  i principi  della  democrazia  partecipata.  L’OGP  è nata nel 2011 ed è passata da 8 a 64 membri in tre  anni:  i  Governi,  sottoscrivendo  la Dichiarazione  sull’open government,  si impegnano a realizzare gli obiettivi dell’OGP attraverso  alcune  iniziative,  sintetizzate  in  un Piano d’azione, il cui contenuto è stabilito in modo partecipato con  la società civile.

open government

Le azioni di open government  previste nel primo Piano d’azione italiano includevano misure per la  trasparenza,  l’integrità,  la  semplificazione  e politiche  di open data  e a sostegno della collaborazione  e  partecipazione  dei  cittadini all’attuazione delle politiche pubbliche.

Il secondo Piano d’azione OGP è il risultato di un processo di collaborazione e partecipazione che ha  visto  rappresentanti  del  Dipartimento  della funzione  pubblica,  dell’Agenzia  per  l’Italia digitale  (AgID)  e  dell’Autorità  nazionale anticorruzione (A.N.AC.), confrontarsi e lavorare con rappresentanti del la società civile per l’elaborazione e la stesura del documento. Rappresentanti  della  società civile e delle PA hanno raccolto idee, opinioni, suggerimenti ed individuato criticità nelle aree considerate.  Le  aree  tematiche  su  cui  si  è sviluppata  la  discussione  sono:  partecipazione; trasparenzainnovazione  tecnologica integrità ed accountability.
Una bozza del Piano è stata pubblicata on line ed è stata attivata una consultazione pubblica al fine  di  ricevere  un feedback  da parte degli stakeholder della  PA  attraverso  il  portale Partecipa!. La consultazione si è svolta dal 4 al 21 novembre 2014 e ha visto la partecipazione di 40 utenti che hanno espresso 174 voti e 60 commenti.

Csig Ivrea Torino ha partecipato alla consultazione con i seguenti contributi del presidente Avv. Mauro Alovisio e della Dott.ssa Paola Chiesa:consultazione

– appurato che non sono risultate efficaci scadenze e ipotesi di sanzioni, occorre cambiare tattica e e strategia: proporre riduzioni fiscali ed incentivi per i comuni che rilasciano dati open data, possibilità di attivare borse di studio e convenzioni con Centri di ricerca e pubblicare on line i dati connessi ai servizi erogati e puntare al settore turistico e culturale per i quali saranno pianificati finanziamenti europei;
– prevedere un raccordo sinergico fra le varie iniziative di rilascio dei dati a livello dei Comuni con il coinvolgimento dell’Anci al fine di evitare frammentazioni, dispersione di risorse, ridondanze e duplicazioni;

– prevedere l’obbligo di pubblicare on line la cassetta degli attrezzi open data (iter, linee guida, policy, valutazione di impatto privacy, licenze) per il rilascio dei dati ai fini di promuovere la replicabilità delle best practice;

– prevedere la normalizzazione tecnica e l’armonizzazione funzionale di tutti i dati rilasciati dalle PA;

– prevedere l’istituzione di un “numero verde open data” a supporto di aziende e cittadini, per la segnalazione di reiterate inefficienze tecniche e/o funzionali riscontrate sui portali open data;

– attivare forme di consultazione on line e di ingaggio con la popolazione (anche sui social media) al fine di individuare i data set da pubblicare on line;

– prevedere all’interno delle organizzazioni l’obbligo di organizzare la giornata della trasparenza aperta alla cittadinanza, imprese e associazioni, altri enti pubblici con una specifica sessione sugli open data; illustrare le linee guida e policy in materia ed il rilascio dei dati con relativa pubblicazione on line dei report di sintesi e video con relativo form di commenti;

-promuovere concorsi di idee sugli open data nelle scuole;

– attivare partnership e convenzioni con le università e centri di ricerca.

A questo link si può trovare il secondo Piano d’azione OGP nazionale che è stato pubblicato nel dicembre 2014.

 

Contributo Csig alla consultazione sulla crescita digitale

Contributo Csig Ivrea-Torino al Piano AgID “Crescita digitale”

La Presidenza del Consiglio, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Agenzia per l’Italia Digitale e all’Agenzia per la Coesione, ha predisposto i piani «Piano nazionale Banda Ultra Larga» e « Crescita Digitale» per il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale, nell’ambito dell’Accordo di Partenariato 2014-2020.

digitaleLa consultazione pubblica si è conclusa il 20 dicembre 2014.

Csig Ivrea-Torino ha partecipato nelle persone del Presidente, Avv. Mauro Alovisio, e della Dott.ssa Paola Chiesa, con particolare focus sulle azioni infrastrutturali trasversali (patrimonio ICT, data center e cloud), sugli open data, sulla sanità digitale e sui programmi di accelerazione.

E’ disponibile il report della consultazione, comprensivo dei dati sulla partecipazione, delle statistiche relative ai commenti, dei testi e commenti della consultazione.

In data 31 dicembre 2014 si è poi conclusa la consultazione AgID in materia di open data, alla quale Csig Ivrea-Torino ha partecipato insieme a APIHM, Associazione Privacy and Information Healthcare Manager, sottolinenado l’opportunità di promuovere, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, il rilascio di determinate categorie di data set pubblici in modalità open data.

Il testo del contributo inviato è disponibile a questo link.

 

Droni, security e protezione dei dati personali

Italia all’avanguardia nella regolamentazione per l’utilizzo dei droni in ambito civile

Secondo una recente indagine a cura della Doxa Marketing Advice in materia di droni nel nostro paese la protezione dei dati personali-privacy costituisce l’aspetto che preoccupa di più gli Italiani nell’approccio a questi nuovi strumenti tecnologici.

droni

I droni possono, infatti, effettuare, attraverso telecamere e sensori dei trattamenti di dati personali, dati definiti dal codice della Privacy (D.Lgs. 196 del 2003) come qualsiasi informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, sia direttamente (es. volto; voce) che indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale (es. dati delle targhe delle autovetture).

Il regolamento Enac del 1 dicembre 2013 (uno dei primi regolamenti a livello mondale per l’utilizzo dei droni in ambito civile) disciplina, all’art. 22, all’interno della sezione ad oggetto: “Disposizioni Generali per i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto” anche il profilo del trattamento dei dati personali (privacy).

Per continuare la lettura dell’articolo dell’avv. Mauro Alovisio, Presidente di CSIG Ivrea-Torino, sulla rivista telematica “La voce del diritto”, cliccare sul seguente link

Ma la nostra salute non è un segreto?

Dati sulla salute e privacy

Nel mercato dei Big Data, le più ambite sono senza dubbio le informazioni sanitarie. Ma i dati sulla nostra salute sono anche i più sensibili e protetti: quale datore di lavoro ci assumerebbe sapendo che siamo malati? Quale istituto di credito ci concederebbe un mutuo? E chi ci farebbe sottoscrivere una polizza?

Finora abbiamo creduto che almeno i segreti sulla nostra salute fossero al riparo da occhi indiscreti. Una falla del sistema permette di identificare i pazienti. Così datori di lavoro e industrie potrebbero servirsene.

saluteIl punto su ricerca e privacy e sul mercato dei big data in sanità.

Leggi l‘articolo del Corriere della Sera che contiene anche il contributo dell’avv. Mauro Alovisio, Presidente del Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino.

 

Legge Regionale Open Data

Disegno di legge / Proposta di legge n. 196 Regione Piemonte (Open Data)

Memoria congiunta dell’Associazione Centro Studi di Informatica Giuridica (CSIG) di Ivrea-Torino e del Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino.

Memoria consultazione legge regionale open data

Il Centro di ricerca Nexa e il Csig esprimono apprezzamento  per il disegno di legge  regionale in materia di riuso, che concorre a mantenere il Piemonte all’avanguardia in Italia nell’ambito dei dati aperti. Tale disegno di legge costituisce un ulteriore  punto  di  riferimento  per  le  altre pubbliche  amministrazioni  italiane,  che  già hanno apprezzato e preso ad esempio il portale www.dati.piemonte.it (oggi  affiancato  dal portale  nazionale  www.dati.gov.it).  Questa proposta  di  legge  può  dunque  ottimamente accompagnare  e  rafforzare  un  processo  di apertura dei dati pubblici già in atto in Piemonte.

Si  sottolinea  l’importanza  delle  opportunità offerte dal riuso per finalità commerciali in un periodo di forte crisi economica (e si propone di rimarcare  questo  profilo  strategico  anche nella relativa relazione accompagnatoria).

Il disegno di legge è di interesse in quanto si colloca  in  un  contesto  di  ridefinizione  e aggiornamento delle direttive europee in materia di  riuso  e  di  protezione  dei  dati  personali.  Il Centro  Nexa  ed  il  Csig  si  mettono  dunque  a disposizione  della  Regione  per  rafforzare  le attuali sinergie ed eventualmente approfondire i profili di privacy e di proprietà intellettuale, ma anche  di  stardardizzazione  tecnologica, nell’ambito  dei  futuri provvedimenti  di attuazione.

Si apprezza lo strumento della consultazione e si incoraggia l’estensione di tale modello anche alla fase istruttoria della stesura dei regolamenti di attuazione.

Si  propone  di  istituire,  come  strumento  di promozione  della  cultura  del  riuso,  specifiche giornate di studio e confronto (fruibili anche in streaming) e di prevedere momenti di formazione a distanza, al fine di accompagnare gli enti e le strutture nel complesso, ma fruttuoso percorso di apertura dei dati pubblici.