Revisione testo finale mozione su Open Data e software libero.
La mozione prevede che i dati siano in formato digitale aperto, facilmente consultabili, elaborabili ed interoperabili, con altre banche dati. Il consiglio comunale ha richiesto di monitorare lo stato dell’arte dello sviluppo degli open data; gli uffici dovranno relazionare al Consiglio in merito ‘evoluzione dei risultati del processo di apertura dei dati.Il consigliere Marco Muzzarelli ha quindi presentato la seconda mozione sul Software Libero, che , nell’ottica della Smart City è strettamente connessa con la mozione open data, nell’ottica di apertura e condivisione dii dati e delle informazioni anche in altri luoghi, non solo torinesi, e possano essere utilizzati per creare valore aggiunto. Il testo della mozione è consultabile sul sito dello stesso consigliere: http://www.marcomuzzarelli.it/wp-content/uploads/2012/09/20120919-mozione-sw-libero-DEF.pdf
Nell’ intervento della Consigliera Montalcini: si è evidenziato come analoga mozione era stata presentata nel 2002 e approvata nel 2003 e si richiede di andare a verificare lo stato di attuazione della delibera di dieci anni fa. Secondo la Montalcini sarebbe stato opportuno citare la precedente mozione nel nuovo testo. sarebbe utile secondo la consigliera conoscere lo stato dell’arte di tutte le mozioni presentate e votate dal cosniglio anche in un’ottica di trasparenza, di economicità ed efficienza.
Nell’ intervento del consigliere Bertola del Movimento 5 Stelle ha sottolineaato il sostegno a queste due mozioni, molto importanti sia per aspetti economici che di trasparenza e ha richiesto di approfondire gli esiti della precedente mozione in materia di software libero di dieci anni prima: è opportuno chiedersi quali siano le resistenze interne, che comunquesi riscontrano nella vita di tutti i giorni nel percorso del software libero. “Ad esempio le riprese del consiglio che sarebbero open data, non sono immediatamente pubblicabili. Inoltre viene consegnato a ciascun consigliere un computer con windows. Ora e’ stato consegnato un ipad e noi ci siamo rifiutati di ritirarlo, poiche’ e’ l’ambiente piu’ chiuso che si possa concepire”.
per seguire la registrazione audio e video della seduta del consiglio:
http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/vol/Verbali1.asp